Andare verso il Signore così come lui ci si offre …
René Voillaume
… Sapete cosa aggiunge il Vangelo: “Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo” (Mt.17,8). E che cosa vuol dire “Gesù solo”?
Vuol dire Gesù così come era prima della Trasfigurazione, suscettibile di essere rinnegato dal popolo, condannato a morte e crocifisso; vuol dire Gesù così come era stato durante 30 anni in mezzo agli uomini, senza che nessuno potesse riconoscerlo come il Figlio unico venuto da vicino al Padre. Sul Tabor una nube luminosa aveva preso gli apostoli sotto la sua ombra, mentre una voce che usciva dalla nube diceva: “Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo.” (Mt.17,5). Ma scendendo dalla montagna gli disse: “Non parlate a nessuno di questa visione finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti.” (Mt. 17.9). Quello che ci meraviglia è che gli apostoli quando il momento della passione sarà arrivato non abbiano neppure fatto l’accostamento!
C’è veramente qualcosa in noi poveri uomini che si rifiuta di accettare “i punti di vista di Dio” che non vanno nel senso che vorremmo (Mt.16,23), anche quando ci vogliamo offerti integralmente alla volontà divina. L’intelligenza umana si ribella ad entrare nel mistero della croce. E non si deve credere che questo sia più facile per noi che per gli apostoli perché conosciamo venti secoli di storia della Chiesa, con tutta la ricchezza della sua riflessione sul mistero della Redenzione, l’esperienza e l’esempio dei santi che hanno capito quello che era la croce. Bisogna dirci che non riusciamo mai a comprendere come si deve quello che Dio aspetta realmente da noi nella nostra vita, perché cerchiamo continuamente di fuggire dalla realtà della Redenzione, cioè dalla maniera con la quale Dio vuole che sia realizzato il suo piano di salvezza, dalla maniera con la quale Dio vuole essere presente e all’opera nel cuore di ogni uomo, nei nostri cuori.
Una delle lezioni della Trasfigurazione, è quella di imparare a vivere con “Gesù solo”, cioè nello svolgersi ordinario della nostra vita nella quale i momenti di trasfigurazione sono rari. Dobbiamo imparare a vivere le grandi realtà soprannaturali — la risurrezione di Gesù, la speranza che essa ci dà, l’attesa del possesso totale di Dio — dobbiamo imparare a vivere queste grandi realtà soprannaturali subito e nella mediocrità apparente delle nostre giornate. Non aspettate altro dalla vostra vita. È perché non andiamo verso il Signore così come lui ci si offre che ci stanchiamo e ci scoraggiamo. Fate attenzione: il Signore aspetta che anche le nostre debolezze siano per noi altrettante occasioni di semplificazione interiore, di umiltà, occasioni per pentirsi, questa cosa che solo il peccatore può dare a Dio, ma che è di sicuro, quello che il Signore aspetta da noi.
Leave a Comment
Last Updated: 28 Novembre 2018 by Redazione
Andare verso il Signore così come lui ci si offre
Andare verso il Signore così come lui ci si offre …
René Voillaume
… Sapete cosa aggiunge il Vangelo: “Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo” (Mt.17,8). E che cosa vuol dire “Gesù solo”?
Vuol dire Gesù così come era prima della Trasfigurazione, suscettibile di essere rinnegato dal popolo, condannato a morte e crocifisso; vuol dire Gesù così come era stato durante 30 anni in mezzo agli uomini, senza che nessuno potesse riconoscerlo come il Figlio unico venuto da vicino al Padre. Sul Tabor una nube luminosa aveva preso gli apostoli sotto la sua ombra, mentre una voce che usciva dalla nube diceva: “Questo è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo.” (Mt.17,5). Ma scendendo dalla montagna gli disse: “Non parlate a nessuno di questa visione finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti.” (Mt. 17.9). Quello che ci meraviglia è che gli apostoli quando il momento della passione sarà arrivato non abbiano neppure fatto l’accostamento!
C’è veramente qualcosa in noi poveri uomini che si rifiuta di accettare “i punti di vista di Dio” che non vanno nel senso che vorremmo (Mt.16,23), anche quando ci vogliamo offerti integralmente alla volontà divina. L’intelligenza umana si ribella ad entrare nel mistero della croce. E non si deve credere che questo sia più facile per noi che per gli apostoli perché conosciamo venti secoli di storia della Chiesa, con tutta la ricchezza della sua riflessione sul mistero della Redenzione, l’esperienza e l’esempio dei santi che hanno capito quello che era la croce. Bisogna dirci che non riusciamo mai a comprendere come si deve quello che Dio aspetta realmente da noi nella nostra vita, perché cerchiamo continuamente di fuggire dalla realtà della Redenzione, cioè dalla maniera con la quale Dio vuole che sia realizzato il suo piano di salvezza, dalla maniera con la quale Dio vuole essere presente e all’opera nel cuore di ogni uomo, nei nostri cuori.
Una delle lezioni della Trasfigurazione, è quella di imparare a vivere con “Gesù solo”, cioè nello svolgersi ordinario della nostra vita nella quale i momenti di trasfigurazione sono rari. Dobbiamo imparare a vivere le grandi realtà soprannaturali — la risurrezione di Gesù, la speranza che essa ci dà, l’attesa del possesso totale di Dio — dobbiamo imparare a vivere queste grandi realtà soprannaturali subito e nella mediocrità apparente delle nostre giornate. Non aspettate altro dalla vostra vita. È perché non andiamo verso il Signore così come lui ci si offre che ci stanchiamo e ci scoraggiamo. Fate attenzione: il Signore aspetta che anche le nostre debolezze siano per noi altrettante occasioni di semplificazione interiore, di umiltà, occasioni per pentirsi, questa cosa che solo il peccatore può dare a Dio, ma che è di sicuro, quello che il Signore aspetta da noi.
Category: Testi di René Voillaume
Ricevi il bollettino per email
Articoli recenti
Commenti recenti
Archivi
Categorie
Meta