Accoglienza e formazione

Come ogni vocazione, la chiamata alla vita religiosa è un dono di Dio che si incarna in ciò che la persona è e vive. Sono il comportamento, le attitudini, la storia e le aspirazioni personali che, poco a poco, rivelano la vocazione della persona. La vocazione – qualunque essa sia – s’incarna nell’umano!

Accoglienza e formazione

Nella Fraternità, accogliere qualcuno che si interroga sulla propria possibilità di vivere la vocazione dei Piccoli Fratelli di Gesù, significa, per chi è accolto e per la fraternità che accoglie, valutare insieme se in ciò che egli è e vive vi siano, almeno in germe, le attitudini e le disposizioni caratteristiche della vocazione della Fraternità, cioè se il dono di Dio che c’è in lui corrisponde al dono che Dio ha suscitato attraverso la vocazione dei Piccoli Fratelli di Gesù.

Avere lo “stesso dono” non significa né imitazione né uniformità, perché ogni fratello è unico, ognuno è radicato nella propria storia e personalità. Questa “grazia” o “carisma” che Dio ci dona e che ci accomuna come fratelli è anche una chiamata che ognuno vive in modo unico. L’unità della nostra vocazione è arricchita dai modi diversi con cui ogni fratello la vive.

La formazione è un lavoro in comune tra chi è in formazione e l’accompagnatore. Non è mai a senso unico. Ci si forma molto di più con l’esempio, con la vita concreta di tutti i giorni, che con le parole, anche se queste sono necessarie.

Il cammino di formazione nella Fraternità comporta diverse tappe e si protrae per alcuni anni.

Dopo un periodo di discernimento iniziale che permette di valutare la vocazione di colui che “bussa”, inizia un tempo di postulato, dove il giovane vive in una fraternità. Questo tempo di discernimento dura almeno un anno.

Accoglienza e formazione

La formazione prosegue con il noviziato che si conclude, dopo due anni, con la professione dei voti religiosi temporanei, cioè l’impegno a vivere il proprio dono al Signore e ai fratelli, nella povertà, castità e obbedienza.

In seguito ci sarà un periodo di vita in una fraternità, chiamato probazione, dove il giovane fratello sperimenta concretamente la realtà di una fraternità inserita.

Subito dopo questo tempo di probazione, ci sono gli studi teologici. È un tempo dove si cerca di acquisire una formazione filosofica, biblica e teologica finalizzata a consolidare l’intelligenza e ad illuminare la loro capacità critica. I fratelli non sono chiamati a diventare degli specialisti; sono degli mendicanti della Sapienza , promessa ai poveri e ai piccoli.

Lo scopo di tutti questi anni di formazione è quello di aiutarci ad acquisire una libertà interiore e spirituale sempre più solida e nella libertà dello Spirito.

Con i voti perpetui il fratello è chiamato ad impegnarsi solennemente e definitivamente nella Fraternità dei Piccoli Fratelli di Gesù.