Una vita contemplativa nel mondo

Una vita contemplativa nel mondo

La consacrazione dei piccoli fratelli a Dio non richiede da loro una specifica attività pastorale o sociale eccetto quella di condividere la vita della gente sottoponendosi alla legge del lavoro per vivere , e di viverlo in fraternità con altri fratelli.

L’imitazione di Gesù, figlio del carpentiere, che per anni ha conosciuto la fatica fisica, li spinge al lavoro e ad un lavoro comune.

La vera luce che dà un senso a questo condividere il quotidiano della gente la troviamo guardando a Gesù di Nazareth. Nazareth infatti è l'incredibile annuncio di salvezza fatto da un Dio che impara, un Dio che mendica. Gesù riceverà tutto da Nazareth, per la sua vita umana, la famiglia, la sua cultura e la storia del suo popolo, la sua preghiera, la scoperta progressiva della sua missione di Salvatore. I valori del Regno che Egli annuncerà, Gesù li ha scoperti e sperimentati a Nazareth, essi sgorgano dalla sua relazione con il Padre e dal contatto quotidiano con la gente del suo villaggio.

"L'imitazione della vita di Gesù a Nazareth definisce la vita religiosa dei Piccoli Fratelli di Gesù. Con tutta la loro vita sono chiamati a unirsi al Figlio di Dio che si è fatto uomo e ha scelto di fare il falegname a Nazareth. Nella condizione umana ordinaria della gente, essi portano con Gesù le pene e le gioie dei poveri, dei quali condividono la vita. Unendo la loro vita - votata all'amore di Dio e degli uomini - a quella di Gesù, che ha realizzato l'opera della salvezza mediante tutta la sua esistenza terrena, da Betlemme al Golgota, essi cooperano all'opera dell'unico Salvatore (cfr. 1 Cor. 3,9 ; 2 Cor. 6,1)." ( Costituzioni )

Una vita contemplativa nel mondo

E qui sta un altro aspetto dell'annuncio incredibile: questo apprendistato, Gesù lo ha fatto come uno del popolo, come un povero e insieme ai poveri. E' un nuovo aspetto di Dio che ci viene rivelato: Dio non interviene dall'alto per trasformare tutto; è invece a partire dal popolo degli umili che Gesù porta il suo messaggio e compie la sua missione.

"I fratelli condividono la condizione sociale e tutto ciò che, negli ambienti più diversi, è proprio della vita dei poveri: le loro aspirazioni a una vita più umana e fraterna e la loro oscura attesa della Vita divina offerta a tutti fin da adesso. In loro incontrano ogni giorno il Signore che si identifica con ciascuno, soprattutto con chi è nella prova e nello sconforto. Imparano da Lui a vivere secondo le Beatitudini. Questa vita quotidiana ordinaria, vissuta con la gente, è per i fratelli il cammino della loro amicizia con gli uomini e della loro unione al Signore." ( Costituzioni )

Qui, per noi, sta la radice di quei tratti caratteristici che costantemente sottolineiamo quando parliamo della nostra vita:

  • Condivisione della vita dei poveri con una attenzione massima a tutti i valori culturali delle comunità umane nelle quali viviamo, l'accoglienza e la valorizzazione delle ricchezze di cui esse sono portatrici.

Una vita contemplativa nel mondo

"Vivono tra la gente non per diventarne i pastori o le guide ma semplicemente per essere i loro fratelli. È innanzitutto con la loro amicizia che essi esprimono e mostrano la fede della Chiesa di Cristo ai loro compagni di vita. Questa comunione di vita è la loro testimonianza propria, la loro partecipazione alla missione della Chiesa." ( Costituzioni )

In tutto questo, c'è come una passione per questo Dio che ci ha sedotti, questo Dio povero, dalle mani vuote che ci è costantemente presente nella vita dei nostri compagni di cammino e che si serve delle nostre vite per manifestare il suo amore.

"La loro missione propria è di vivere la realtà quotidiana e il mistero di Nazareth. Questa presenza in mezzo alla gente sarà messaggera di Dio e della sua Salvezza se il loro dono al Signore sarà totale, condividendo, per quanto possono, il suo amore per gli uomini e la sua preghiera di intercessione e di adorazione." ( Costituzioni )

"È con tutta la loro vita che devono 'gridare il Vangelo', il più delle volte a loro insaputa. Cercano di capire le aspirazioni profonde dei loro amici e i valori del popolo con cui vivono, mettendosi alla scuola dei poveri che sono il tesoro della Chiesa. Rispettando la libertà delle coscienze e i 'tempi di Dio', non esitano a con-dividere con loro il proprio tesoro esprimendo la loro fede in Gesù Salvatore, Figlio di Dio e amico degli uomini." ( Costituzioni )